n°24

Sorvolavo le alture delle antiche familiarità
m' immergevo nei mari delle ostilità
tenevo immobile la mia integrità.
Quando partii erarno circa le sei di sera
non lasciai un biglietto.
Estemporanee sollecitazioni di un vissuto.
Nella credenza delle buone azioni
circolavano maldicenze infette di meschinità,
come abbatterle nel veritiero movimento della coerenza di pensiero
se non con l'ambiguità
che ne seguitava la sua stessa forma,
Sapevo di essere divenuto pazzo
e potevo solamente continuare ad esserlo,
Circolavano in me pensieri nati dall'inoltrarsi al di là delle umane possibilità,
o meglio delle note all'uomo possiblità.
Avevo concluso le ultime sperimentazioni e già le sentivo sorpassate,
che improvvisamente e da parte mia impunemente
pensai se si potesse posarsi ancora
sul petalo di fiore appena nato
bagnato della rugiada del mattino.
Lo pensai
e scendeva la pioggia


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